Per le domande pensionistiche di reversibilità o sospensione Onoranze Funebri Le Croci ha sottoscritto una convenzione con i Patronati di Roma, i quali svolgeranno per voi tutte le pratiche inerenti alle pensioni.
Per un affidabile servizio di compilazione ed inoltro delle pratiche pensionistiche di reversibilità e sospensione in tutta Roma e ovunque abbiamo istituito un contatto con un centro raccolta dati e documenti a noi convenzionato.
L’evento del decesso del genitore o coniuge deve essere prontamente comunicato all’istituto di previdenza sociale (Inps, Casse di previdenza, ecc.) che eroga la pensione.
La comunicazione tempestiva vi eviterà di dover restituire prestazioni non dovute e, soprattutto, valutare con l’istituto previdenziale se vi spetta qualche trattamento apposito, come la pensione di reversibilità, calcolato sulla base della pensione percepita dal defunto, applicando percentuali che variano a seconda del grado di parentela.
La denuncia del decesso va presentata e consegnata presso l’ufficio di Stato Civile del Comune di appartenenza entro 24 ore dal decesso. Onoranze Funebri Le Croci si occupa degli adempimenti di tutte le pratiche burocratiche.
Decesso di un pensionato Inps
Nel caso si tratti del decesso di un pensionato Inps è necessario seguire una serie di procedure che riguardano la documentazione da restituire allo stesso Istituto di Previdenza.
La Pensione di Reversibilità o Pensione ai superstiti è una prestazione che viene riconosciuta ad alcuni familiari del lavoratore o del pensionato deceduto iscritto presso una delle gestioni dell’INPS: in particolare, la prestazione si chiama pensione di reversibilità se l’assicurato era già pensionato al momento del decesso, e pensione indiretta se l’assicurato lavorava ancora.
Chi ha diritto alla reversibilità della pensione
La pensione ai superstiti spetta al coniuge (se divorziato, per il diritto al trattamento deve essere beneficiario di un assegno divorzile), ai figli (sino a 26 anni se studenti universitari, sino a 21 anni, se studenti delle superiori, altrimenti sino alla maggiore età, o senza limiti di età se inabili) e, in mancanza, ai genitori over 65 senza pensione o ai fratelli ed alle sorelle inabili.
Perché possa essere riconosciuta la reversibilità ai familiari diversi dal coniuge, è necessaria anche la vivenza a carico del defunto: la vivenza a carico è presunta per i figli minori, mentre deve essere provata per gli altri familiari.
Limiti di reddito per la reversibilità della pensione
I limiti di reddito variano ogni anno, perché si basano sull’ammontare del trattamento minimo di pensione: nel 2019, l’integrazione al trattamento minimo è pari a 513,01 euro mensili. La pensione ai superstiti viene ridotta se il beneficiario possiede anche altri redditi. La decurtazione della pensione di reversibilità, in tali casi, può variare dal 25% al 50%.
Importo della pensione di reversibilità
L’importo della pensione di reversibilità, che decorre dal 1° giorno del mese successivo a quello del decesso del lavoratore o del pensionato, indipendentemente dalla data di presentazione della domanda, corrisponde a una percentuale della pensione che era in pagamento al pensionato deceduto o che avrebbe dovuto essere liquidata.
Le percentuali da applicare variano in base ai familiari aventi diritto.
Richiedere la pensione di reversibilità
Per richiedere la pensione di reversibilità 2019, occorre presentare domanda telematica all’Inps, previo possesso di PIN dispositivo o di credenziali SPID oppure, in alternativa, è possibile recarsi presso un Caf o Patronato o contattando Onoranze Funebri Le Croci.
La domanda deve essere redatta su apposito modello, ossia “pensione reversibilità S01” a cui vanno allegati:
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